Un numero sempre maggiore di sposi decide di celebrare le nozze o svolgere il ricevimento in luoghi immersi nel verde come ville d'epoca, parchi naturali, agriturismi, chalet in montagna dove ci si può immergere nel verde, rilassarsi e riscoprire la natura.
La preferenza a questo tipo di location va di pari passo con la scelta di menu a km 0 oppure preparati con prodotti biologici o provenienti dal mercato equo e solidare, ormai facilmente reperibili perchè proposti non sono dagli agriturismi ma anche da molte società di catering e banqueting.
Ma non fraintendiamo!
Eco-friendly non significa necessariamente uno stile "rustico" perchè si può essere eco-sostenibili anche con raffinatezza, quindi, non temete di essere obbligate ad utilizzare partecipazioni in carta reciclata, cesti in vimini o pranzare su tavolacce in legno.
Si possono fare scelte eco-sostenibili che siano anche eco-chic.
Ad esempio, spedendo gli inviti via mail - molto in uso all'estero -, utilizzando mezzi di trasporto in comune - come un car-sharing - o ad impatto zero - le biciclette - o, ancora meglio, riducendo al minimo gli spostamenti, scegliendo la stessa location per la cerimonia e il rinfresco.
Sul sito
sono visibili le foto del primo "wedding bike" celebrato l'estate scorsa a Verona.
Ma eco-friendly possono esser addirittura le fedi nuziali in oro etico, così chiamato perchè estratto da minatori che sono anche proprietari della terra e lavorato senza agenti chimici. Sono acquistabili sul sito http://www.gioielleriabelloni.com
E perchè non scegliere un anito da sposa eco-friendly?
Esistono infatti, in Europa e in Italia, marchi e stilisti che creano linee di abiti per la sposa costituiti da fibre naturali, come canapa, lino, sisal di agave, bamboo, fibra di banana, cotone bio, seta selvaggia (perchè prodotta non uccidendo il baco ma aspettando che il bozzolo si schiuda) lavorati artigianalmente in loco e rispettosi dell'ambiente al 100%.
Alcuni di questi atelier sono: Alta Rosa, il nippo-bolognese Kayo Ebisu, Aranel by Caterine Lindenlaub, Elsa Gary, Adele Wechsler.
(un modello di Alta Rosa)
(modello della collezione Les jolies filles di Elsa Gary)
Marie Garnier propone invece un abito da sposa ecologico in carta biodegradabile, intarsiato di semi, che dopo le nozze può essere scucito e sotterrato: dai semi dell'abito nascerà un'aiuola di fiori bianchi volta a ricordare l'unione degli sposi.